Ecco le varie colorazioni di oro esistenti
L'oro, essendo un metallo molto tenero, non può essere lavorato puro, quindi è necessario unirlo con altri metalli per ottenere una maggiore durezza e tenacità.
Fra tutti i metalli, il più adatto a questo scopo è il rame. Oltre a questo, però, vengono utilizzati diversi altri metalli quali: l'argento, lo zinco e il nichel.
L'oro dunque, unito ad altri metalli, assume nuove proprietà, e nello stesso tempo nuove colorazioni.
Osservando la seguente tabella riuscirai a capire facilmente le varie colorazioni che assume l'oro e la quantità di metalli (in millesimi) che lo compongono.
*La tabella si riferisce a gioielli aventi titolo 750
Come spiegato in precedenza, l'oro non è lavorabile allo stato puro, quindi viene unito in lega con altri metalli. Nelle leghe, la percentuale di metallo prezioso puro (fino) viene indicata con il titolo.
In Italia, viene usato soltanto il titolo in millesimi, ad esempio con il marchio 750 inciso sul gioiello, viene indicata la percentuale in millesimi, del metallo prezioso presente nel gioiello.
In alcuni stati il titolo viene espresso in carati (Kt) ossia in ventiquattresimi, in questa scala, l'oro puro corrisponde a 24 carati.
Ti ricordiamo inoltre, se devi acquistare un gioiello interamente in oro 18 Kt, affidati agli Specialisti!
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